martedì, settembre 20, 2005

IN IRAN CENSURATO BLOGROLLING.COM

Il giorno in cui il nuovo presidente iraniano ha giurato, i blogger di quel Paese si sono trovati automaticamente più isolati. I loro blogroll sono infatti scomparsi improvvisamente perché blogrolling.com è diventato oggetto di censura. Non è il primo caso di blocco di siti web ma trattasi del più recente e del più clamoroso. Negli ultimi due anni sono stati apposti i sigilli a decine di siti pornografici e di blog, come fossero la stessa identica cosa. Gran parte della censura riguarda quei diari personali non perfettamente in linea con le idee del regime.

La cosa che fa ancor più incazzare la rete di blogger iraniani è il fatto di sentirsi fino a poco tempo fa emblema della libertà di pensiero in uno Stato dove il governo ha il pieno contorllo di stampa, radio e - ovviamente - televisione.

PS - Mojtaba Samienejad, blogger per passione, è ancora dietro le sbarre per aver "insultato il leader supremo della Repubblica Islamica". Due colleghi,Mojtaba Lotfi and Morteza Abdollahinasab, sono appena stati rilasciati dopo aver passato due mesi in cella per lo stesso motivo.


Per saperne di più: Editor Myself


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lunedì, settembre 19, 2005

LA SCUOLA PRIVATA ISLAMICA

Libere considerazioni sul diritto all'istruzione in Italia. La Costituzione tutela tale diritto ma non tutti sembrano ricordasene, o lo fanno stravolgendone gli le linee fondamentali. Nel nostro Paese la scuola è pubblica per tutti e se qualcuno ha soldi da spendere paga le tasse per l'istruzione pubblica e decide di mandare i figli in istituti privati, nove volte su dieci gestiti da religiosi/e. Liberissimi di farlo. L'importante è poter scegliere tra due offerte equivalenti ma diverse. (come dovrebbe accadere per la sanità)

Per i musulmani in Italia il discorso è diverso: dopo la chiusura del centro di via Quaranta a Milano docenti musulmane oggi hanno insegnato l'arabo in strada. Sbagliano. Violano la legge una, dieci, centomila volte. E non capiscono di essere in torto. Nessuno codice tutelerà mai una scuola islamica gestita all'interno di una moschea per il semplice fatto che non è una scuola. Semplice: se gli islamici in Italia aprissero un istituto privato da loro gestito nessuno potrebbe aver qualcosa da obiettare. L'esatto contrario della situazione attuale, dove improvvisati docenti insegnano arabo e corano in improvvisate aule.

Art. 34.

La scuola è aperta a tutti.

L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.

I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.

La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.





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