domenica, luglio 29, 2007


UDC, LE MELE MARCE

Servito su un piatto d'argento lo scandalo pecoreccio dell'estate 2007: un deputato beccato con una squillo in un hotel della Dolce Vita, il Flora a Roma. Lei sta male e viene ricoverata in ospedale. Si muove d'ufficio la polizia che scopre chi paga la camera d'hotel (un parlamentare) ma non interviene, non essendovi alcuna denunzia.

In serata il diretto interessato esce allo scoperto e ammette tutto. Si tratta di tale Cosimo Mele, eletto per i centristi dell'Udc a Montecitorio. Sposato e con due figli. Mele vuota il sacco e racconta la sua versione dei fatti: "Quel parlamentare sono io, ma droga non ne ho vista e la signora mi era stata presentata quella sera a cena da amici... mi sono fatto avanti per evitare speculazioni politiche a danno del partito".

E dire che il Cosimo da Brindisi in questione è un tuttologo, uno di quelli che presentano dozzine di proposte di legge. Come dire: uno che non si limita all'onor di firma, uno che vuole lasciare il segno nella politica. Così curiosando sulla sua home page dal sito della Camera scopriamo che ha presentato, tra le altre, proposte di legge per:

- Disposizioni per il riequilibrio del carico fiscale della famiglia e introduzione del contributo alla genitorialità

- Nuove disposizioni in materia di contrasto ai reati di violenza sessuale

- Istituzione del Giorno del ricordo delle vittime cadute nei gulag sovietici

- Modifica dell'articolo 639 del codice penale in materia di deturpamento e imbrattamento di cose altrui

- Concessione di amnistia e di indulto

- Disposizioni per la pubblicità sull'uso di sostanze stupefacenti o psicotrope da parte dei parlamentari


Delle tante piace l'ultima. Anzi, azzardiamo sia la penultima perché seguirà la seguente voce:

- Disposizioni per la pubblicità dei parlamentari che vanno a...ll'hotel Flora.

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